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Nella foto a sinistra dopo 5 bicchieri di Scazzuso chiede al pubblico: qualcuno sa dove abito?

Soprannominato il genio del quadraro, ha precedenti illustri: lo Zico delle piramidi, lo Shakespeare di Casarano Scalo, l'Henry di Valmontone, il Maradona del Bosforo di Sotto e il van Basten degli igloo, il Picasso della Patagonia.

Combatte una lotta senza quartiere contro la letteratura. A discapito del buon senso ha pubblicato 4 libri, un romanzo: 'La palude e la balera' ("è il mio libro preferito" - Mubarak zio); due monologhi teatrali: 'Jansi la janis sbagliata'; 'Il pasto degli schiavi' (se poteste leccarvi i coglioni chi uscirebbe più di casa la sera); un poema: 'La fenice cieca' (premio Repubblica delle lettere, ma non è quello che pensate).

Ha scritto e visto in scena grazie a agganci che è facile abbindolare: Jansi la janis sbagliata, Donvù (prima nazionale a gennaio 2014), Il pasto degli schiavi, Verrà la morte e non avrà occhi, Sotto sti fiori di Monte Calvario, L'attrice è tutta crosta, Icore, Jazz Macht Frei scritto con Vittorio Pavoncello,Tante grazie a San Precario.

Quando lo chiamano collabora con la Performazione di Antonio Bilo Canella. Ha partecipato agli happening di Spamart. E' direttore editoriale della collana teatrale 'Scenamuta'. E' blogger per 'Congetture su Jakob'. E' stato ospite imbucato di Trieste Riparte, Gabriella è viva e altri Festival. Si è visto incluso in 7 o 8 Miscellanee.

Ha contribuito al fallimento di ideologie politiche e vari giornali dai quali percepiva persino del denaro: Il Manifesto, La Rinascita della Sinistra, Reti Solidali.

E' nato a Roma nel 19gehiguhe. Ha scritto un capolavoro: questa nota biografica.

PatasArriba Teatro è quello che ha sempre cercato. I suoi libri sono pubblicati da: www.progettocultura.it.

 

Se volete contattarlo per qualunque fine

adriano.marenco@gmail.com.

ADRIANO MARENCO  (dove non arriva la hybris può l'idiozia)

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