top of page

 (Caligari per gli amici)

Nata a Roma ha studiato alla Sapienza, o almeno questa è l’ultima cosa che ricorda, sviluppando un insano abuso per l’ambiente universitario dopo la prima laurea in Lettere e Filosofia vi indugia per altri e altri e altri anni per ricascarci e prendersene un’altra in Storia e Critica del Cinema.

Con queste potenti utilità riflette sul mondo, scrivendo, dispa(e)ratamente, continuamente, ma giusto per non impazzire, del tutto.

Si aggira, nel mentre, in svariati contesti pseudoculturali, autrice di sceneggiature, lavora ricoprendo diversi ruoli su set cinematografici per esplorare poi direttamente i mondi della regia di cortometraggi, videoarte e documentari, sempre rigorosamente underground, ma se possibile anche più sotto dell’under.

Per sua, ma non degli altri, fortuna prende parte anche dei progetti universitari, come la pubblicazione dei due testi accademici Shooting from Heaven e Il passato nel cinema contemporaneo, scritti a più mani e a cura di Giulia Fanara, che affondano, per quanto la riguarda, nei temi prediletti della bellezza del mostruoso, dei poteri del buio e del cinema dell’inquietudine. Ossessionata, incantata, o diciamocelo: molto facilmente suggestionabile, è (l’)innamorata  di Jacques Tourneur e scrive mutiformi testi, ora teatrali, ora bho? sui temi magici dei suoi film.

Dopo aver compreso che così sembrano un po’ di meno deliri e più monologhi i suoi testi sono molto molto spesso alla ricerca di un rapporto con le sperimentazioni musicali, possibilmente disturbanti, ma non c’era bisogno di dirlo.

 

E poi certo, e vabbè, c’è l’incontro fatidico col Marenco, col quale si capiscono subito, e avvengono molti scambi scrittori, ma niente paura(?), così “in un lavoro non indifferente su Janis Joplin tu faresti bene la parte onirico pazzoide che si è calata il trip”… dopotutto mi sembra piuttosto giusto. E allora la sorpresa di Patas Arriba dove è una fortuna starci, a gambe all’aria, e addirittura per natura!

ALESSANDRA CAPUTO

bottom of page